Il nuovo terminal container di Calata Bettolo nel porto di Genova si farà e la concessione con l'Autorità portuale sarà firmata probabilmente già nel corso del prossimo mese di aprile contestualmente al prolungamento richiesto dal vicino terminal Sech. È questa la notizia più attesa emersa dall'incontro del 28 marzo al palazzo della Regione Liguria tra il patron di MSC, Gianluigi Aponte, e l'amministratore delegato di Gip – Gruppo Investimenti Portuali, Giulio Schenone, con tutte le istituzioni locali a fare da contorno (Regione, Comune e Autorità di Sistema Portuale).
"Abbiamo ragionato principalmente sul terminal di Bettolo che è ormai arrivato a uno stato di maturazione tale per cui riteniamo concordemente con l'Autorità Portuale che sia arrivato il momento per cui quel terminal entri nella sua fase conclusiva e debba essere allestito e poi messo in linea di produzione", ha dichiarato dopo la riunione Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria. "Abbiamo chiesto ai partecipanti al Consorzio Bettolo un'accelerazione il più possibile rapida e quindi nelle prossime settimane riteniamo si potrà arrivare all'atto conclusivo della concessione nei termini e nei modi che il presidente dell'Autorità portuale Signorini riterrà opportuno per poi cominciare l'allestimento del terminal in modo tale che entri in funzione nel 2019. La partnership con MSC garantisce al nostro porto volumi, traffici e centralità".
La concessione per Bettolo, controllato al 65% da MSC e partecipato al 35% da GIP, sarà di 33 anni e, una volta firmata, consentirà al terminalista di procedere a ordinare le gru e le attrezzature di piazzale che richiederanno investimenti nell'ordine dei 150 milioni di euro. In attesa che venga spostata la diga questo terminal potrà accogliere portacontainer da 12-14mila teu anche, se per avere certezza che l'accosto delle grandi navi non provochi limitazioni all'accesso agli altri terminal di Sampierdarena, la settimana prossima si terrà un'apposita simulazione di navigazione in Danimarca. Il traffico annuale garantito dal terminalista sarà comunque di almeno 500mila teu.
Il numero uno di MSC che ha negato frizioni con Gip dicendo che per Bettolo "c'erano delle cose da chiarire e le abbiamo chiarite, quindi tutto procederà secondo i programmi. Siamo stati chiamati da Toti e da Signorini per accelerare il processo e siamo tutti d'accordo a farlo, abbiamo una visione congiunta con i nostri partner e penso che concluderemo molto rapidamente la firma della concessione".
Aponte ha negato anche contrasti con Contship Italia, spiegando che la cancellazione di un servizio a La Spezia era una scelta logica ("era ridicolo che in 150 km un servizio toccasse i tre porti di Livorno, La Spezia e Genova") e a proposito delle tensioni relative al Medcenter Container Terminal ha aggiunto: "Su Gioia Tauro noi intendiamo fare degli investimenti, i nostri soci non sono tanto d'accordo. Adesso vedremo: se sono d'accordo saremo felici di andare avanti con loro, contrariamente bisognerà vedere come si sviluppa la situazione. Noi siamo interessatissimi a sviluppare Gioia Tauro e addirittura raddoppiare i volumi facendo gli investimenti necessari. Non escludo l'interesse a rilevare il 100% se dovesse presentarsi l'occasione ma non credo che i nostri soci siano disposti a cedere la loro partecipazione".
L'esperto armatore di origini sorrentine ha risposto con un secco no alla domanda se la sentenza dell'Autorità sulla corruzione su Luigi Merlo possa in qualche maniera paralizzare i rapporti fra MSC e il porto di Genova, mentre a proposito dell'ingresso nel gruppo Messina ha affermato che "l'affare si chiuderà. Stiamo finalizzando dei problemi con le banche che sono sulla buna strada e che dovremo sistemare. A questo punto andiamo avanti". Sul "caso Merlo" è intervenuto anche il presidente dell'Autorità portuale Paolo Emilio Signorini, riferendosi all'imminente firma della concessione per Bettolo: "Rispetteremo la legge o le eventuali pronunce della magistratura se e quando ci saranno, ma riteniamo che non avrà impatto sulla aggiudicazione di un investimento che è costato alla collettività 250 milioni di euro. Il buon senso alla fine prevarrà".
Nicola Capuzzo
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