Come ogni il bilancio d'esercizio di Marinvest, la holding italiana di Gianluigi Aponte, racconta molti degli affari chiusi dal numero uno di Msc in Italia nei dodici mesi passati. Nell'esercizio 2016 spicca l'acquisto da parte dell'Agenzia Marittima Le Navi, dell'immobile Torre Est a Genova per un importo di 21,3 milioni di euro, completando così l'investimento immobiliare nel Centro direzionale di Msc ai piedi della Lanterna. Il risultato di bilancio dell'agenzia Le Navi ha chiuso il 2016 con un risultato positivo di 4,2 milioni di euro al netto delle imposte. In totale sale dunque a 72 milioni di euro l'investimento complessivo del Gruppo Msc nel grattacielo di San Benigno a Genova.
Notizie meno buone arrivano invece dal terminal container Conateco di Napoli, perché la Marinvest "sta attuando – è scritto sempre nel bilancio - una politica di contenimento dei costi che consente di svolgere l'attività terminalistica a costi più bassi e con maggiore efficienza produttiva". Sul fronte dei ricavi si segnala un significativo aumento dei traffici che ha portato a un incremento del 12,52% dei contenitori movimentati fra il 2015 e il 2016.
Oltre ad aver versato 750mila euro alla società Fuskos Sgps (Gruppo Cosco) per rilevare il restante 50% del terminal, Marinvest nel corso dell'esercizio scorso ha effettuato versamenti a favore della controllata Conateco per complessivi 11,3 milioni di euro a titolo di capitale, copertura perdite e rinuncia a finanziamenti, "al fine di fornire alla società i mezzi finanziari necessari al prosieguo dell'attività che, unitamente al miglioramento dei dati economici, consentiranno alla controllata di raggiungere nel medio periodo un sostanziale equilibrio delle performance economico-finanziarie".
Migliora progressivamente lo stato di salute di Grandi Navi Veloci che nel 2016 ha migliorato i ricavi (di 10,9 milioni) e la propria redditività (Ebitda cresciuto di 12 milioni), con performance in linea con il business plan 2016-2021 "che prevede una costante riduzione delle perdite d'esercizio fino a raggiungere un risultato di pareggio nel 2019 e un utile dopo le imposte nel 2020".
Dal punto di vista finanziario, la Marinvest è in questi mesi impegnata a rifinanziare un debito originariamente di 50 milioni di euro contratto con Unicredit in scadenza a fine anno con un baloon (rata finale da rimborsare) da 30 milioni di euro. A questo proposito gli uomini di Aponte in Italia stanno trattando con alcune banche.
Fra le imprese del gruppo la più redditizia in Italia è La Spezia Container Terminal (controllata al 40%) che ha portato a Marinvest dividendi per 7,7 milioni, e a seguire ci sono l'Agenzia Marittima Le Navi, l'Agenzia Marittima Spadoni e il Roma Cruise Terminal con mezzo milione ciascuna di dividendi. Le plusvalenze ottenute nel 2016, corrispondenti a poco meno di 7 milioni di euro, sono invece riconducibili alla vendita delle partecipazioni nella casa di spedizioni Aprile (ceduta a Savino Del Bene di cui Aponte è socio) e nei terminal portuali Consorzio Bettolo di Genova e Trieste Marine Terminal (entrambe passati alla lussemburghese Itaterminaux Sàrl, sempre della famiglia Aponte). Tramite quest'ultima società è stato rilevato nelle scorse settimane anche il 36% della Terminal Rinfuse Genova Srl insieme al Gruppo Spinelli.
Con riferimento sempre alle attività in Italia del numero uno del gruppo Msc, Aponte recentemente è stato in visita a Trieste dove, secondo quanto rivelato dal presidente della port authority locale Zeno D'Agostino, avrebbe messo nel mirino un'area retroportuale attualmente occupata dal produttore di motori marini Wartsila da destinare ad attività di logistica per i container collegate con il Trieste Marine Terminal, di cui è socio al 50%.
Nicola Capuzzo
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