Nei primi nove mesi del 2021, l’International Maritime Bureau ha registrato 97 atti di pirateria, il numero più basso a livello globale dal 1994. Sarebbe una buona notizia, se non fosse che 28 assalti sono avvenuti nel Golfo di Guinea, in Africa occidentale, un’area che quindi resta ancora calda da questo punto di vista. L’Unione Europa ha avviato a gennaio 2021 in queste acque una sorveglianza coordinata svolta da navi militari dei Paesi membri, per garantire la sicurezza dei cargo in transito. L’episodio più recente è avvenuto alla fine di novembre 2021 al largo delle coste nigeriane, dove la fregata danese Esbern Snare ha intercettato un’imbarcazione sospetta con otto persone a bordo.
L’elicottero decollato dalla nave ha intimato all’imbarcazione di fermarsi per un controllo, senza esito. Dalla nave danese sono quindi partiti colpi di avvertimento, cui ha risposto l’equipaggio dell’imbarcazione, scatenando uno scontro a fuoco in cui hanno perso la vita quattro sospetti pirati e uno è stato arrestato. La Marina danese afferma che a bordo dell’imbarcazione è stato trovato un equipaggiamento tipico della pirateria, tra cui scale. Dopo questo evento, l’associazione europea degli armatori Ecsa ha chiesto un rafforzamento della presenza militare nell’area.
“Il numero di incidenti di pirateria nel Golfo di Guinea e il livello di violenza causano grandi preoccupazioni per la navigazione commerciale e per la sicurezza dei marittimi che navigano nella zona", ha dichiarato il presidente dell’associazione, Claes Berglund, aggiungendo che "L'Ecsa ha apprezzato pienamente gli impegni già presi da alcuni Stati membri dell'UE per schierare mezzi aerei e navali nella regione negli ultimi mesi e anni. Vorremmo incoraggiare fortemente gli Stati membri a considerare questa come una questione di alta priorità e ad assegnare risorse adeguate per rafforzare la sicurezza marittima nel Golfo di Guinea. Questo, insieme agli sforzi di cooperazione e allo sviluppo delle capacità nella zona, è fondamentale per salvaguardare il commercio e lo sviluppo nella regione e a livello globale".