Si scalda il fronte della liberalizzazione dei servizi portuali, che domenica 24 marzo ha visto un'importante tappa prevista dal regolamento 352 del 2017, ossia l'individuazione dell'Autorità nazionale che ha competenza in questa materia. In una nota diffusa oggi, Assarmatori e Federlogistica affermano che il giorno dopo la scadenza il Governo italiano non ha ancora individuato tale Autorità. Questo Regolamento si applica alla fornitura dei servizi portuali come il rifornimento dei carburanti, la movimentazione delle merci, l'ormeggio, i servizi passeggeri, la raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi, il pilotaggio e i servizi di rimorchio. In una lettera al ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, i presidente delle due associazioni - Stefano Messina e Luigi Merlo – spiegano che "la portualità italiana ha urgente bisogno di regolamenti e procedure chiare e non può permettersi solo di fare riferimento alla giurisprudenza in materia, asseverata dalle sentenze dei Tribunali, come ormai sembra essere la regola per gli utenti e gli operatori". Messina e Merlo sottolineano che "l'applicazione del Regolamento può fornire un'opportunità unica per introdurre e finalmente applicare regole valide erga omnes e compatibili con la tutela della concorrenza a partire dalla trasparenza e dalla proporzionalità dei costi oltre che a un diritto all'autoproduzione, tendente all'efficienza, che non può essere affievolito da rapporti di forza".
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