La richiesta di sussidi viene da Stefano Messina, presidente dell'associazione, ed è stata avanzata in occasione di un convegno a Livorno durante il quale ha affermato: "A breve sottoporremo alle istituzioni un possibile schema di partnership fra armatori e cantieri navali volto a perfezionare, con il coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti, un modello produttivo focalizzato sulla tecnologia degli scrubber e dell'alimentazione a Gnl, economicamente sostenibile e pensato per il cabotaggio, i trasporti pubblici e la flotta ro-ro". L'armatore genovese ha voluto così richiamare la necessità di un maggior coinvolgimento del settore pubblico per consentire alle società armatoriali di rinnovare le proprie flotte rendendole conformi a quanto prevedono le nuove normative ambientali che hanno investito e sempre più investiranno lo shipping e la portualità italiana a partire del 2020. Il nuovo tetto alle emissioni delle navi che entrerà in vigore fra diciotto mesi avrà infatti un effetto dirompente per tutti gli attori a vario titolo attivi sul mercato dello shipping nazionale e internazionale.
Nicola Capuzzo
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