Con questa azione iniziano le opere di potenziamento dello scalo pugliese, con lo scopo di rilanciarlo, dopo la grave crisi causata sia dalle vicende del polo siderurgico dell'Ilva, sia dall'abbandono delle portacontainer di Evergreen. L'opera rientra nell'accordo generale per lo sviluppo dei traffici container, redatto nel giugno del 2012. Saranno attuati interventi strutturali alla banchina per aumentare i fondali fino a 16,5 metri per realizzare vie di corsa per le gru di banchina, che potranno servire fino a 26 file di container. In questo modo modo, il porto potrà accogliere portacontainer fino a 18mila teu. L'Autorità Portuale annuncia anche che durante il 2015 saranno affidati i lavori per le altre opere previste.
"Tali interventi, insieme con i lavori in corso per realizzare la piastra logistica, contribuiranno allo sviluppo dei traffici commerciali nel porto di Taranto non legati esclusivamente al transhipment, sviluppando il ruolo dello scalo quale hub internazionale logistico/portuale e gateway europeo in grado di operare come ponte di collegamento del territorio con i mercati internazionali", spiega l'Autorità in una nota.
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