Nel febbraio del 2015, la Procura di Napoli depositò gli atti di un’indagine nei confronti di sei funzionari dell’allora Autorità portuale, in cui gli inquirenti affermarono che i sei indagati avrebbero commesso quattordici reati relativi alla gestione del porto di Napoli, tra cui la mancata riscossione dei canoni di concessione demaniale, dei diritti di approdo e dei diritti di security tra il 2004 e 2009, l’omessa riscossione di crediti dal 2010 al 2014, l’omessa riscossione alla società terminalista Conateco di somme per l'uso di due gru per il movimento dei container e l’omesso introito dell’indennizzo per le occupazioni abusive di suolo demaniale.
Dopo cinque anni dalla conclusione dell’indagine è giunto il verdetto della Corte dei Conti, che assolve tutti i sei imputati, che sono gli ex presidenti Francesco Nerli (dal 2008 al 2009) e Luciano Dassatti (dal 2009 al 2013), l’ex segretario generale Pietro Capogreco (dal 2001 al 2008), i due dirigenti dell’area amministrativo contabile Ciro Bianco (in carica dal 1998 al 2005) e Dario Leardi (dal 2004 fino a oggi) ed Emilio Squillante, dirigente dell’area istituzionale nel 2001.