L'interruzione delle principali linee ferroviarie tra il bacino di Sampierdarena e il Nord Italia e quella dell'autostrada tra levante e ponente stanno ponendo al porto di Genova seri problemi di collegamenti. Per evitare che i maggiori tempi e costi sottraggano traffici al porto, Assoporti chiede misure per diminuire i costi portuali, ossia l'azzeramento delle tasse d'ancoraggio e la riduzione delle accise sul carburante usato dai mezzi operativi all'interno dello scalo. "Il Governo e il Parlamento possono attuare provvedimenti specifici legati allo stato d'emergenza, come è avvenuto recentemente per i porti di transhipment di Gioia Tauro, Taranto e Cagliari", spiega il presidente di Assoporti, Zeno D'Agostino. "Le misure che proponiamo potrebbero lenire il disagio legato alle difficoltà d'inoltro e ricevimento della merce e dovrebbero restare in vigore fino al termine dell'emergenza creata dal crollo del ponte Morandi". L'associazione ha dichiarato la sua immediata disponibilità per collaborare con ministero dei Trasporti e le Commissioni parlamentari competenti per definire le norme da attuare.
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