Lo rende noto la stessa Autorità torinese dopo segnalazioni in alcuni porti di violazioni dei principi di accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture. Più nello specifico, si tratta di tre distinte segnalazioni riguardanti i porti di Genova, Civitavecchia e Livorno. Nel primo caso la segnalazione è arrivata da Nuovo Borgo Terminal Container (Gruppo Scerni) che ha evidenziato presunte discriminazioni praticate dall'Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Occidentale in merito alla determinazione del canone concessorio nonché in ordine al rilascio delle autorizzazioni e delle concessioni delle aree e banchine destinate alle operazioni portuali.
Al centro del secondo caso c'è la Medov Civitavecchia, agenzia marittima parte del gruppo genovese Medov e operante nel porto di Civitavecchia, che ha lamentato sia presunte discriminazioni tariffarie praticate da Porto Mobility (titolare della concessione per lo svolgimento del servizio di interesse generale di mobilità dei passeggeri nel medesimo porto), sia la circostanza che la medesima società concessionaria è affidataria del predetto servizio in forza di una concessione rilasciata senza previo svolgimento di una procedura di evidenza pubblica.
Il terzo caso riguarda Neri Srl (già Scotto&C.), impresa terminalista operante nel porto di Livorno, che ha lamentato presunte disparità di trattamento operate dall'Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale nei propri riguardi, consistente nell'impedire la movimentazione del traffico di rotabili sulle aree assentite in concessione del Molo Italia.
A seguito di queste segnalazioni il Consiglio dell'Autorità di regolazione dei trasporti ha deliberato, in base all'art. 37, comma 2, lettera a), del D.L. 201/2011, l'avvio di un procedimento finalizzato all'adozione di un atto di regolazione contenente principi e criteri per garantire l'accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture portuali.
"Nelle prossime settimane – si legge in una nota - attraverso il sito web dell'Autorità sarà lanciata una call for input (consultazione preliminare) dei soggetti interessati, invitati a presentare propri contributi, secondo una griglia di domande funzionali alla redazione di un successivo atto regolatorio. In esito alla call for input, infatti, l'Autorità predisporrà un insieme di misure specifiche e dettagliate sugli aspetti economici dell'accesso alle infrastrutture portuali, come obblighi di separazione contabile, obblighi di contabilità regolatoria, criteri per la determinazione delle tariffe, determinazione della trasparenza dei costi, in linea con gli obiettivi di assicurare una sempre maggiore competitività dei servizi portuali italiani, a vantaggio e beneficio delle imprese che svolgono le proprie attività nei porti. Le misure dell'Autorità saranno, anche in questo caso, ispirate ad agevolare la spinta dell'innovazione tecnologica ed a rendere la catena logistica italiana più competitiva nel confronto con la concorrenza europea".
Con questo atto l'Autorità di regolazione dei trasporti intende completare il proprio compito di regolazione dell'accesso alle infrastrutture dei trasporti nelle diverse modalità, come fatto di recente nei servizi di manovra ferroviaria e precedentemente nei settori aeroportuale, autostradale e ferroviario. Il Consigliere Barbara Marinali è il referente per il dossier.
Nicola Capuzzo
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