Come previsto, la visita del presidente della Repubblica Popolare della Cina in Italia ha ufficialmente portato la Via della Seta in Italia, tramite due memorandum d'intesa che interessano i due principali gateway container italiani, Genova e Trieste. Dalla Calabria sono giunte richieste d'inserire anche Gioia Tauro, che però per adesso non è nominato nell'elenco degli accordi commerciali. Nella dichiarazione finale dell'incontro, si legge che "Le Parti si adopereranno insieme nell'ambito dell'Iniziativa Belt and Road al fine di tradurre i rispettivi complementari punti di forza in reciproci vantaggi per una collaborazione concreta ed una crescita sostenibile, sostenendo le sinergie tra l'iniziativa Belt and Road e le priorità identificate nel Piano d'investimenti per l'Europa e le Reti di Trasporto Trans-Europee, tenuto conto delle discussioni in corso in seno alla Piattaforma di connettività UE-Cina".
Tra le collaborazioni, troviamo al secondo posto (dopo il "Dialogo sulle politiche") il tema dei trasporti, logistica e infrastrutture, con l'obiettivo di migliorare "in un'ottica di accessibilità, sicurezza, inclusione e sostenibilità". In concreto, "le Parti collaboreranno nello sviluppo della connettività infrastrutturale, compresi aspetti quali le modalità di finanziamento, l'interoperabilità e la logistica, in settori di reciproco interesse (quali strade, ferrovie, ponti, aviazione civile, porti, energia – incluse le energie rinnovabili e il gas naturale – e telecomunicazioni)". Quindi, "le Parti esprimono il loro interesse a sviluppare sinergie tra l'iniziativa Belt and Road, il sistema italiano di trasporti e infrastrutture", sottolineando " l'importanza di procedure di appalto aperte, trasparenti e non discriminatorie".
Le prime due intese commerciali nell'ambito dei trasporti marittimi sono state firmate sul versante cinese dal presidente del China Communication Construction Company, Song Hailiang, e da quelli delle ASP del Mare Adriatico Orientale, Zeno D'Agostino, e dell'ASP del Mar Ligure Occidentale, Paolo Signorini. In una nota diffusa il 23 marzo 2018, l'ASP del Mare Adriatico Orientale spiega che l'accordo riguarda le infrastrutture ferroviarie della regione portuale, "in particolare le nuove stazioni di Servola e Aquilinia, rientranti nel progetto Trihub, il piano integrato di rinforzo del sistema infrastrutturale ferroviario nell'area fra Cervignano del Friuli, Villa Opicina e Trieste, sviluppato in collaborazione con il gestore della rete ferroviaria italiana RFI". Inoltre, l'accordo con CCCC "permetterà l'accrescimento dell'influenza del porto di Trieste sia in Europa centrale, sia presso i mercati marittimi cinesi, consentirà all'Autorità di Sistema Portuale di esplorare nuove opportunità collegate al progetto di CCCC per la costruzione e gestione del grande terminal intermodale di Kosiče (Slovacchia). Il patto siglato oggi permetterà inoltre ad entrambi i firmatari di valutare collaborazioni per progetti logistico-industriali in Cina con lo scopo di facilitare i flussi logistici e il commercio".
L'ASP del Mar Ligure Occidentale aveva già annunciato nei giorni scorsi l'accordo con il Gruppo cinese, spiegando che il suo intervento riguarderà la consulenza per l'avvio e la gestione di grande opere, tra cui spicca la nuova diga foranea che amplierà il bacino portuale permettendo l'accesso di navi più grandi. Lo scopo è raddoppiare la movimentazione di container, portandola a due milioni di teu.
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