Il gruppo bancario Bper ha reso noto di avere perfezionato un nuovo intervento di finanziamento navale a favore di Grimaldi Euromed Spa, società del gruppo napoletano Grimaldi. L'operazione, di importo pari a 40 milioni di euro, è stata sottoscritta da Bper Banca (in qualità di banca organizzatrice e agente) in pool con il Banco di Sardegna ed è stata dedicata alla parziale copertura dell'investimento effettuato dal Gruppo Grimaldi per l'acquisto del nave Cruise Ausonia. Questo traghetto attualmente impiegato sulla linea Civitavecchia-Olbia è stato costruito nel 2002 dal cantiere tedesco Flender Werft e vanta una capacità di carico pari a 2.400 metri lineari in garage e 1.800 passeggeri.
Il vicedirettore generale di Bper Banca, Pierpio Cerfogli, ha commentato questa operazione dicendo: "Siamo orgogliosi di avere contribuito in maniera determinante all'acquisto di un mezzo di tale portata da parte di un gruppo leader nel campo della navigazione quale è Grimaldi. È importante sottolineare, inoltre, il decisivo supporto dei colleghi specialisti intervenuti per poter perfezionare al meglio l'operazione".
Diego Pacella, amministratore delegato e direttore finanziario del Gruppo Grimaldi, dal canto suo ha ricordato che l'azienda "ha in corso un significativo programma di investimenti, del valore di oltre un miliardo di euro, finalizzato al potenziamento della flotta con unità sempre più efficienti ed ambientalmente sostenibili. Siamo molto soddisfatti di aver condiviso una parte importante di questo programma con Bper Banca e Banco di Sardegna, che ringraziamo per l'attenzione e la professionalità dimostrateci nella fase di studio e di perfezionamento del finanziamento".
Da un punto di vista finanziario l'ultimo bilancio (2017) di Grimaldi rivela che l'utile del gruppo partenopeo a livello consolidato (299 milioni) deriva per oltre 6 milioni dalla riduzione degli oneri finanziari sia per il calo dei tassi d'interesse, sia per la contrazione dell'indebitamento. Rispetto all'esercizio precedente, i debiti verso le banche al 31 dicembre scorso erano scesi da 2 a 1,9 miliardi.
Nicola Capuzzo
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