Alla fine le compagnie marittime container hanno vinto la battaglia della block exemption, ottenendo un’ulteriore proroga fino al 25 aprile 2024. Lo ha annunciato il 24 marzo 2020 la Commissione Europea, permettendo così per altri quattro anni il Regolamento che definisce le condizioni alle quali i consorzi di trasporto marittimo di linea possono fornire servizi comuni senza violare le norme antitrust dell'UE che vietano gli accordi anti-concorrenziali tra le compagnie.
La commissione spiega che l’esenzione per i consorzi consente, a determinate condizioni, agli operatori di trasporto marittimo di linea con una quota di mercato combinata inferiore al 30% di stipulare accordi di cooperazione per la prestazione di servizi di trasporto marittimo di linea in comune (noti come "consorzi"). Tali accordi, precisa la Commissione, non possono però prevedere la fissazione dei prezzi o la ripartizione del mercato.
Il Regolamento sulla block exemption è stato adottato dall’Unione Europea nel 2009 e già prorogato una volta nel 2014 per cinque anni, con scadenza il 25 aprile 2020. Nel settembre del 2018, la Commissione ha avviato una consultazione pubblica sulla concessione di una seconda proroga, pubblicando i risultati nel novembre del 2019. In linea generale, si può dire che favorevoli alla proroga sono state le compagnie marittime, mentre contrari sono stati gli spedizionieri.
La Commissione ritiene che nonostante l’evoluzione del mercato del trasporto marittimo delle merci – come il consolidamento, la concentrazione, i cambiamenti tecnologici e l’aumento della capacità delle navi – l’esenzione dell’Antitrust per i consorzi sia “ancora adeguata allo scopo”. Inoltre, “gli accordi di consorzio che soddisfano le condizioni stabilite dal regolamento di esenzione per categoria sui consorzi continuano a soddisfare le condizioni di cui all'articolo 101, paragrafo 3, del Tfue”.
Secondo la Commissione, la block exemption “comporta vantaggi in termini di efficienza per i vettori che possono utilizzare meglio la capacità delle navi e offrire un maggior numero di collegamenti”, che si traducono “in prezzi più bassi e in una migliore qualità del servizio per i consumatori”. Secondo la valutazione di Bruxelles, negli ultimi anni i costi per le compagnie marittime e i noli di trasporto per teu “sono diminuiti del 30% circa e la qualità del servizio è rimasta stabile”.