Le rilevazioni fornite dai principali porti del Nord Europa sulla movimentazione dei container fino a settembre 2023 mostrano tutte una flessione del trasporto marittimo, a causa soprattutto della contrazione del commercio mondiale e delle tensioni geopolitiche, che si sono acuite con la guerra nel Medio Oriente.
Il più importante scalo europeo per i container, quello di Rotterdam, mostra una riduzione del 7,2% nei primi nove mesi, rispetto allo stesso periodo del 2022, attestandosi a 10,201 milioni di teu. I flussi in ingresso sono scesi dell’8% (5,29 milioni di teu) e quelli in uscita del 6,4% (4,91 milioni di teu).
Il vicino sistema portuale di Anversa-Bruges ha un calo simile, sempre nei primi nove mesi: -6,8%, con una movimentazione di 9,5 milioni di teu. Il Ceo dell'Autorità portuale, Jacques Vandermeiren, spiega che “le persistenti preoccupazioni economiche e geopolitiche sono visibili nei dati ormai da diversi trimestri. La competitività dell'industria europea è sotto pressione a causa degli alti costi dell’energia, delle materie prime e della manodopera, combinati con la bassa domanda globale. Gli indicatori non mostrano ancora alcun miglioramento per il prossimo futuro e nel quarto trimestre la movimentazione dei container sarà ancora influenzata dalla cancellazione dei viaggi dall'Estremo Oriente".
Scendendo in Francia, il porto di Le Havre ha subito nei primi nove mesi una flessione del 7%, toccando i 9,5 milioni di teu. Salendo verso nord, in Germania, i terminal di Amburgo gestiti da Hamburger Hafen und Logistik hanno avuto un lieve recupero nel terzo trimestre, ma nei primi nove mesi restano in rosso del 6,9%, attestandosi a 4,286 milioni di teu. La flessione ha colpito soprattutto i traffici in ingresso dalla Cina e non è stato compensata dalla crescita di quelli provenienti da Nord America e Medio Oriente.
Sempre in Germania, i terminal container gestiti dal Gruppo Eurokai hanno movimentato nei primi nove mesi 4,873 milioni di teu, pari al 12,6% in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. Sono calati a doppia cifra tutti i terminal tedeschi: quello più importante di Bremerhaven ha movimentato 3,056 milioni di teu (-12%), quello di Amburgo 1,405 milioni di teu (-11,4%) e quello di Wilhelmshaven 412.634 teu (-20,4%).