Lo sbilanciamento dei flussi di trasporto globale delle merci causato dalla pandemia di Covid-19 ha causato una carenza di container vuoti, che si sono accumulati nei porti dove non servono e mancano in quelli dove bisogna caricare le merci. A ciò si aggiungono le difficoltà del sistema produttivo a soddisfare la domanda di contenitori vuoti. L’85% della produzione avviene in Cina e il principale costruttore, la China International Marine Containers, aveva ridotto il personale prima della Covid-19 e durante la sua espansione in Cina. A settembre 2020 ha assunto cinquemila persone, aumentando la produzione a gennaio a 440mila teu.
Ma ciò non basta per soddisfare la domanda, causando non solo un aumento del prezzo dei contenitori (arrivato a tremila euro per un’unità da 20 piedi) ma soprattutto la carenza per il trasporto marittimo globale. Una situazione che secondo il presidente della Cimc, Mai Boliang, potrebbe durare almeno fino a giugno, quando la diffusione dei vaccini ridurrà la diffusione della pandemia e il flusso dei container pieni e vuoti tornerà a livelli pre-Covid.