In Sicilia è guerra fra i porti di Catania e Augusta sulla sede della nuova Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale. Un decreto appena scritto dal ministero dei Trasporti ha stabilito che, contrariamente a quanto previsto dalla riforma portuale approvata la scorsa estate, la sede della nuova Autorità di Sistema Portuale Sicilia Orientale non sarà Augusta, bensì Catania.
Ad annunciarlo è stato il sindaco del capoluogo etneo, Enzo Bianco: "Catania sarà per i prossimi due anni la sede dell'Autorità di Sistema Portuale, un ulteriore, importante riconoscimento per la nostra città grazie alla credibilità che in questi anni ha conquistato a livello nazionale e internazionale. Il porto di Catania cresce, una crescita che punta anche sulla piena sinergia con quello di Augusta, entrambi punti strategici per lo sviluppo economico del Distretto del Sud Est, il più produttivo e attivo dell'intera Sicilia".
Lo stesso primo cittadino ha poi aggiunto che "il Porto di Augusta è una delle strutture più importanti del Sud Italia e la sua unione con quello di Catania, ognuno con e le sue competenze e specialità, può far nascere un grande sistema portuale. La posizione strategica lo consente, l'impegno e la professionalità lo rendono possibile e adesso, finalmente, ci sono anche le condizioni amministrative e organizzative".
Dal ministero dei Trasporti fanno sapere che nel decreto è scritto che sulla base della richiesta di agosto del presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, il decreto del Ministro ha disposto per due anni che Catania sarà la sede dell'Autorità di sistema portuale del Mar di Sicilia Orientale, anziché Augusta. Questo "in ragione della consolidata realtà portuale di Catania" e valutato che "il porto di Augusta non ha ancora raggiunto i necessari livelli di sviluppo portuale", che potranno essere conseguiti con la costituzione dell'AdP con sede a Catania e del relativo sistema di collegamenti logistici.
Per lo scalo megarese a questa beffa si aggiunge anche il danno di essersi vista cancellare in settimana fondi europei pari a oltre 16 milioni di euro che il Pon Reti e Mobilità 2007-2013 aveva stanziato per lavori di ampliamento dei piazzali e adeguamento delle banchine.
Nicola Capuzzo
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