Il 4 marzo 2024 Trump ha avviato la guerra commerciale globale attivando i dati nei confronti di Canada e Messico e aumentando quelli sui prodotti cinesi. Non solo, nei giorni precedenti ha annunciato di voler attuare un’imposta di un milione di dollari per ogni nave costruita in Cina che entra nei porti statunitensi e altre imposte sulle merci trasportate da navi che non hanno bandiera statunitense. Provvedimenti che preoccupano le compagnie marittime, come è emerso dalla presentazione dei risultati del quarto trimestre 2024 fatta il 28 febbraio dal direttore finanziario di Cma Cgm, Ramón Fernández.
Dopo avere detto che la compagnia francese segue con “molto da vicino” la situazione e si sta preparando a soluzioni per affrontare una possibile crisi, visto che i traffici container più importanti escono dalla Cina e quindi qualsiasi provvedimento che riguarda il Paese asiatico ha un impatto su tutti gli operatori della logistica. La Cma Cgm appare particolarmente vulnerabile alle misure statunitensi perché opera nell'alleanza Ocean Alliance che comprende due compagnie cinesi (Cosco e Oocl) e una di Taiwan (Evergreen) e che è stata recentemente estesa fino al 2032. Inoltre, la compagnia francese gestisce terminal container nei porti di Los Angeles e New York-New Jersey.
Fernández ha anche comunicato che nel quarto trimestre del 2024 Cma Cgm ha conseguito un utile di circa 1,4 miliardi di euro, a fronte di una perdita di circa 85,5 milioni di euro nello stesso periodo del 2023. ciò porta l'utile dell’anno a quasi cinque miliardi e mezzo di euro. Un risultato che difficilmente potrà essere eguagliato nel 2025, almeno considerando come è iniziato l’anno.