Mentre flette nel trasporto di container, a causa della tendenza globale, la compagnia marittima francese Cma Cgm prosegue l'espansione in altre attività del trasporto su mare, puntando sul ro-ro. Un importante passo in avanti è il completamento dell’acquisizione della compagnia La Méridionale, che opera con quattro ro-pax tra Marsiglia e i porti corsi di Ajaccio e Porto Vecchio e con una rotta tra Marsiglia e Tangeri. Cma Cgm assorbe una società in perdita dal 2019 e con seicento dipendenti, che rilancerà con due nuove ro-pax che navigheranno verso la Corsica.
La Méridionale entrerà in una nuova divisione di Cma Cgm – definita come “specialised maritime operations” - che seguirà anche le rotte nell’Atlantico, grazie alla partecipazione del 12% in Brittany Ferries. Questa divisione s’interesserà anche del progetto di nave a vela avviato dalla società Neoline, nella quale Cma Cgm ha acquisito una partecipazione del 35% e del trasporto di autoveicoli nuovi sulle lunghe rotte, gestito dalla controllata Ceva Logistics (che ha completamente assorbito Gefco).
Cma Cgm ha chiuso il primo trimestre del 2023 in flessione, sia nel fatturato e utili, sia nel traffico di container, dove ha trasportato 5,02 milioni di teu, a fronte dei 5,30 milioni dello stesso periodo del 2021 (-5,3%). Ma ancora maggiore è la perdita dei ricavi nel container, a causa del crollo dei noli: nel primo trimestre di quest’anno ha ricavato 8,870 miliardi di dollari, a fronte dei 14,850 miliardi del 2021, con una perdita del 40,3%, valore che cresce al 64,3% in termini di Ebidta.
La diversificazione nella logistica si sta rivelando una strategia vincente, perché in questa voce i risultati del primo trimestre sono positivi: il fatturato è cresciuto del 14,1%, passando da 3,387 a 3,863 miliardi di dollari, con un Ebidta di 343 milioni di dollari (+36,9%). E in questo comparto la strategia di crescita è proseguita nel primo trimestre con l’accordo con La Poste per lo stoccaggio e la distribuzione terrestre.
Risultati positivi anche nelle altre attività – che comprendono i terminal, il trasporto aereo e l’editoria – che registrano un fatturato di 405 milioni di dollari (+5,3%), anche se cala l’Ebidta del 47% a 45 milioni. Il fatturato globale si attesta a 12,722 miliardi di dollari (-30,2%), con un Ebidta di 3,435 miliardi (-61,3%). Ci sono quindi ancora ampi margini.