Si sta chiarendo la vicenda che riguarda la portacontainer Koi di Cma Cgm, dopo che il primo febbraio un portavoce degli Houthi ha dichiarato che un loro missile l’avrebbe colpita. Nelle ore successive sono state diffuse anche voci di un incendio a bordo. Nel corso della giornata però, la compagnia francese ha smentito che una sua nave sia stata colpita da un missile.
Un portavoce di Cma Cgm ha spiegato a Lloyd-List che “la nave ha cambiato brevemente rotta per assistere nell'evacuazione medica di un membro dell'equipaggio che si era ammalato”. Secondo una ricostruzione della testata, la Koi stava navigando al largo del confine tra Oman e Yemen la mattina del 30 gennaio e avrebbe spento il sistema di rilevazione prima di entrare nel Golfo di Aden. Poi, la mattina del primo febbraio, è approdata a Gibuti, uno scalo non programmato nella sua rotta verso il Canale di Suez.
Il bollettino dello statunitense Central Comand conferma la smentita di Cma Cgm. Vi si legge che “verso le 12:45 (ora di Sanaa), due missili balistici antinave sono stati lanciati dalle aree controllate dagli Houthi nello Yemen, probabilmente verso la M/V Koi nel Mar Rosso. I missili hanno colpito l'acqua senza colpire la nave. Non sono stati segnalati feriti né danni alla M/V Koi o alle navi della coalizione nell'area. La M/V Koi è una nave mercantile battente bandiera liberiana e di proprietà delle Bermuda”.
Nella giornata, le forze militari statunitensi hanno abbattuto un drone degli Houthi “diretto verso la rotta marittima internazionale e hanno stabilito che rappresentava una minaccia imminente per le navi mercantili e le navi della Marina americana nella regione”.