Durante l'estate sono circolati voci su contatti tra Cma Cgm e Hapag-Lloyd per una possibile acquisizione, senza però portare risultati concreti. Ma la compagnia francese vuole continuare la "caccia" per aumentare la flotta e la penetrazione globale nel trasporto dei container, anche per contrastare il processo di aggregazione in corso tra le società cinesi. Lo ha ammesso lo stesso ceo della società, Rodolphe Saadé, che dopo il fallimento della scalata a Hapag-Lloyd ha dichiarato che la "partita non è chiusa". E proprio in Asia risiede quello che potrebbe essere il prossimo obiettivo, ossia la taiwanese Evergreen, che con la sua stiva di 3,7 milioni di teu porterebbe Cma Cgm al secondo posto della stiva globale, superando Msc e alle spalle di Maersk.
Per ora, come nel caso della Hapag-Lloyd, sono solo voci non confermate (anzi Evergreen le ha smentite). Le indiscrezioni si azzardano anche a fornire un possibile prezzo di acquisto di Evergreen, ossia quattro miliardi di dollari. La campagna acquisti di Cma Cgm non si rivolge solo sul versante marittimo, ma anche su quello terrestre: in poche settimane ha completato l'acquisizione a giugno della società intermodale Containerships (che gestisce navi, autotrasporto, container e terminal) e del 25% della multinazionale logistica Ceva Logistics.
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