L'operazione, precisa una nota dell'Autorità Portuale, prevede l'acquisto di circa 3,7 milioni di azioni ordinarie della società VIO, Interporto di Vado Spa, pari al 64% del capitale sociale, per 23 milioni di euro. Il venditore è la GF Portem Srl. Queste azioni si sommano a quelle già in mano all'Autorità Portuale dal 2009, pari all'8% del capitale. Il resto delle azioni appartengono all' Autostrada dei Fiori Spa, che detiene 1,6 milioni di azioni, pari al 28% del capitale.
In realtà, questa è la seconda delibera per l'acquisto della società interportuale, perché la prima è diventata inapplicabile dopo l'entrata in vigore della Legge di Stabilità, che impone il criterio di "indispensabilità" alle partecipazioni societarie da parte di soggetti pubblici. "Il passaggio in Comitato rappresenta una garanzia ulteriore riguardo la piena legittimità del nostro atto", spiega Luigi Miazza, presidente dell'Autorità Portuale. "L'atto deliberante sarà inviato alla Corte dei Conti prima della definizione dell'operazione di acquisto vera e propria".
Il motivo dell'acquisto è completare lo sviluppo del sistema logistico e intermodale. "L'operazione VIO rispetta i dettami normativi e risponde ai criteri di indispensabilità che richiede la legge", precisa Miazza. "Infatti è indispensabile al perseguimento delle proprie finalità
istituzionali, la più importante delle quali è garantire una governance pubblica a tutto il complesso di investimenti che si stanno realizzando nell'ambito portuale, con al centro la piattaforma di Vado, ma non solo".
Vado Intermodal Operator possiede le aree su cui è previsto il nuovo terminal ferroviario, che sarà al servizio della nuova banchina per container della Maersk. Inoltre, l'Interporto di Vado è compreso tra i nodi Core della rete Ten-T, permettendo così di accedere ai fondi stanziati da Bruxelles. "Saremo in grado di migliorare la competitività del sistema portuale di Savona e della Liguria", conclude Miazza. "Favoriremo la crescita dei traffici delle merci e agevoleremo l'intermodalità con collegamenti ferroviari che trasferiranno dalla gomma ai binari un'alta percentuale di container".
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