I sindacati confederali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti si dichiarano soddisfatti dell’approvazione da parte della Commissione Bilancio della Camera del nuovo articolo 199-bis inserito nel Decreto Rilancio durante la procedura di conversione in Legge. Questo articolo modifica le regole dell'autoproduzione nei porti, cambiando il comma 4 dell’articolo 16 della Legge 84/94 in modo favorevole alle posizioni sindacali (che nelle scorse settimane sono state contrastate dalle associazioni degli armatori). Il nuovo articolo stabilisce le nuove condizioni e modalità per praticare l'auto produzione.
Se sarà confermato questo emendamento al termine dell’iter parlamentare della conversione del Decreto Rilancio, gli armatori potranno praticare l'auto produzione solamente se “non è possibile soddisfare la domanda né mediante ricorso alle società autorizzate ai sensi dell’articolo 16, né tramite il ricorso all’impresa o all’agenzia di fornitura di lavoro portuale temporaneo”. Ma per svolgere l'autoproduzione, oltre a questa condizione, la nave dovrà soddisfarne altre tre: avere i mezzi meccanici adeguati, imbarcare “idoneo personale” rispetto alla tabella di sicurezza/esercizio e dedicato esclusivamente a tali operazioni, versare una somma o una cauzione (da definire tramite un Decreto attuativo).
In una nota congiunta, le tre sigle sindacali scrivono che “questa norma di grande civiltà che rivendicavamo da venti anni, consentirà uno sviluppo migliore dei traffici RoRo in tutti i porti italiani, rafforzando l’intero sistema attraverso la tutela dei diritti dei lavoratori contro lo sfruttamento, salvaguardando l’equilibrio degli organici dei porti, garantendo servizi efficienti e in sicurezza”.