Contship Italia per la quinta volta è andata in Asia per promuovere il suo sistema di trasporto Southern Gateway, che comprende terminal portuali, hub interni e trasporto stradale e ferroviario. Il fronte del porto è formato dal La Spezia Container Terminal, che inoltra i container all'interno grazie alla rete intermodale di Contship, per raggiungere l'Europa meridionale e centrale. "Crediamo che sia più importante che mai sottolineare le potenzialità del sistema Southern Gateway per gli spedizionieri, i caricatori e gli Nvocc asiatici", spiega Daniele Testi, direttore Marketing e Comunicazione del Gruppo. "Una gestione attenta del rischio legato alle operazioni, in un mondo come quello di oggi, sempre più interconnesso e sensibile agli eventi imprevisti, rappresenta una strategia lungimirante ed efficace, per tutti i fornitori di servizi logistici".
Sull'esito del Road Show, Testi si dimostra soddisfatto: "Questo è il quinto anno in cui coinvolgiamo gli operatori presenti nei principali hub asiatici; anche in questa occasione, abbiamo registrato un'accoglienza calorosa da parte dei nostri partner, ed è stato molto bello celebrare insieme agli amici asiatici il 50° anniversario del Gruppo. Il riscontro raccolto quest'anno indica chiaramente che gli operatori logistici riconoscono sempre più chiaramente la crescente frammentazione e la complessità della supply chain globale. Nell'ambito di questa complessità, però, si fanno strada interessanti opportunità, che si sviluppano soprattutto attorno al tema della gestione del rischio, attraverso cui è possibile creare valore per gli utilizzatori finali dei servizi di trasporto, anche grazie alle soluzioni offerte dal Gruppo Contship Italia".
Peter Hill, direttore Vendite e Business Development aggiunge che lo scenario internazionale mostra un elevato livello d'incertezza, che però rappresenta un'opportunità per i porti italiani: "I commerci internazionali si trovano a fronteggiare uno scenario caratterizzato da livelli di incertezza molto alti: le nuove regolamentazioni IMO2020 e il tetto imposto alle emissioni di zolfo porteranno le compagnie di navigazione a cercare di ridurre la lunghezza delle rotte, con effetti positivi sui volumi instradati attraverso i porti del sud Europa, come La Spezia". Il terminal registra una crescita costante dei volumi in ingresso e uscita con la Cina e il sud-est asiatico e Hill precisa che "guardiamo con interesse alla accresciuta consapevolezza con la quale spedizionieri e caricatori guardano ai benefici legati al routing attraverso l'opzione sud, per differenziare il loro prodotto e limitare il rischio di commoditizzazione del prodotto. Nel lungo periodo, la Cina continuerà ad essere un partner commerciale di primo livello, per l'Europa e in particolare per l'Italia. Attualmente, il 30% dei volumi movimentati a La Spezia vede la Cina come punto di partenza o destinazione, e la quota sale al 60% se si includono gli altri Paesi del sud-est e dell'Asia centrale".
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