Per Confetra parte col piede sbagliato il programma Green Ports, che prevede il finanziamento di progetti portuali in ottica ambientale con i fondi del Pnrr. Il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato il primo bando da 280 milioni, che è stato criticato dal presidente della confederazione del trasporto, Guido Nicolini: “Ottima l'intenzione, ma non si capisce perché questi contributi debbano essere intermediati dalle Autorità di Sistema Portuale”, egli dichiara, aggiungendo che “Assoporti non ci ha convocato ad alcun tavolo, non esiste una ricognizione condivisa del fabbisogno d’innovazione tecnologica in banchina, non c'è una mappatura degli investimenti privati già in corso, e manca anche un orientamento nazionale sui possibili nuovi layout portuali tech&green da sostenere eventualmente con policy di incentivi e agevolazioni".
Nicolini sottolinea un altro elemento, relativo alla data di pubblicazione del bando: “Entro 45 giorni si dovrebbero presentare piani di investimenti, cosa impossibile se ci si aspetta proposte serie, con un bando tra l'altro pubblicato a ridosso di Ferragosto”. Il presidente di Confetra rivolge quindi un appello al ministro Cingolani e al Governo: “Se vogliamo che davvero il Paese sfrutti tutte le risorse del Pnrr, e che esse generino anche investimenti privati complementari e aggiuntivi, occorre lavorare insieme, con metodo e per tempo". Il bando prevede incentivi per gli investimenti privati dei concessionari portuali, prevedendo un contributo fino al 40% per il rinnovo del l'equipment di piazzali, magazzini e terminal all'insegna di mezzi più sostenibili e meno impattanti dal punto di vista ambientale.