Mentre si avvicina il termine entro cui il Governo italiano deve rispondere alla Commissione Europea sulla richiesta di tassare le attività delle Autorità di Sistema Portuale (l’inizio di febbraio), Confetra torna sulla questione ribadendo la sua opposizione a tale richiesta. Il presidente Guido Nicolini afferma che le Autorità “sono Pubbliche Amministrazioni centrali dello Stato, nella legislazione italiana, e conservano il profilo giuridico di istituzioni puramente regolatorie. Non svolgono attività di impresa e non si capisce quali sarebbero gli utili che esse maturano riscuotendo canoni demaniali o altre imposte legate ai traffici marittimi per conto dello Stato e che per buona parte confluiscono nella fiscalità generale”.
Nicolini non solo gioca in difesa, ma ribalta le accuse: “Sarebbe interessante chiedere conto alla Commissione, invece, delle distorsioni alla concorrenza tra scali di diversi Paesi, dovute ad attuazioni non omogenee di norme e procedure tra le diverse Dogane”.