Con l’apertura dei viaggi tra le Regioni si scalda anche il fronte dei traghetti, che vede su versanti contrapposti associazioni di armatori e singole compagnie marittime. Un punto di frizione è la proroga concessa dal Decreto Rilancio alla Cin Tirrenia dei contributi sulla continuità territoriale delle isole, che scadranno a luglio 2020. Il provvedimento stabilisce un rinvio per un massimo di dodici mesi, scatenando le critiche dei concorrenti. Sulla questione è intervenuta il 4 giugno Conftrasporto (cui aderisce il Gruppo Onorato, che controlla la Tirrenia). Il vice-presidente della confederazione, Paolo Uggè, afferma che “occorre ricordare innanzitutto che, non essendo stata effettuata alcuna gara, la proroga ha evitato al popolo sardo di restare scollegato dal continente. Se non si è fatta la gara non è responsabilità di Onorato, come si vuol far credere”.
Poi, Uggè contesta la posizione dell’ex ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, che ha criticato la proroga parlando di “marchette”. Una posizione ritenuta singolare da Uggè “perché potrebbe essere interpretata, cosa che non ritengo sia, come un intervento a favore di qualche altro operatore", aggiungendo che “L’ex ministro sa bene che l’elemento urgenza, alla luce della situazione in atto, non poteva che produrre una breve estensione temporale. Comprendo che vi sia qualcuno che possa sentirsi danneggiato, ma il dovere di chi gestisce gli interessi di persone ha la prevalenza su altri aspetti, pur se comprensibili”.
Conftrasporto accenna anche alla polemica più recente sul Decreto firmato il 2 giugno dai ministri della Salute e dei Trasporti che limita il servizio di traghetto passeggeri ai soli “servizi di continuità territoriale”, affermando che esso penalizza l’isola e numerosi cittadini e chiedendone una modifica. Intanto ieri sera Grandi Navi Veloci e Sardinia Ferries hanno fatto comunque partire i loro traghetti per la Sardegna e anche Confitarma e Alis hanno contestato il decreto, affermando che è contrario alla libera concorrenza.