In una nota diffusa il 3 ottobre 2016, La Spezia Port Service spiega che la nascita di consorzi d'imprese è una delle principali iniziative in cantiere per "impedire che i primi segnali di stagnazione in atto, si trasformino in prodromi di una recessione e specialmente di distruzione di quel modello di coesione fra Autorità Portuale, l'operatore concessionario del terminal e le professioni del porto che hanno determinato per oltre vent'anni il successo unico dello scalo del levante ligure". Un elemento di preoccupazione è il blocco dei dragaggi dei fondali di Molo Fornetti causato da un'inchiesta giudiziaria. Ma preoccupano anche i conflitti e i problemi sorti con la costituzione dei corridoi doganali, nonché "un cambiamento di mission del maggiore concessionario portuale".
Questi elementi hanno maturato tra gli operatori la consapevolezza che "il porto non possa essere un puro centro di transito di container, ma debba lasciare ricadute sul territorio", ma anche quella che "il modello di porto mono-culturale, nella prospettiva dell'integrazione con Carrara va ripensato". Quindi, La Spezia Port Service conclude che "è necessario oggi un approfondimento che miri a valorizzare le opportunità territoriali che la riforma ci offre e tutto ciò dovrà rappresentare il primo compito della nuova Autorità di Sistema Portuale".
All'inizio di ottobre ha attraccato nella banchina del La Spezia Container Terminal la portacontainer Hyundai Drive, la prima nave della Hyundai Merchant Marine (e del consorzio G6) che torna nel porto ligure, nell'ambito del servizio Asia-Europa Loop M (EUM). La Hyundai Drive ha una capacità di 13.154 teu. "Il settore dello shipping sta vivendo alcune grandi sfide, ma l'arrivo di questa grande nave operata della Hyundai Merchant Marine porta positività e valore per le catene logistiche attraverso La Spezia Container Terminal", commenta Michele Giromini, amministratore delegato LSCT. "HMM, insieme con le sue linee partner, ritorna a LSCT, dove ora il terminal e, soprattutto, l'efficienza delle connessioni intermodali e camionistiche è cresciuta oltre ogni previsione. Un fatto evidenziato dall'aumento della domanda di servizio che favorisce non solo le compagnie marittime che fanno scalo a La Spezia ma anche gli importatori e gli esportatori, che possono contare su un sistema che sta funzionando molto bene".
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!