La Corte dei Conti greca ha approvato l’acquisizione del 16% del capitale della Piraeus Port Authority – l’Autorità che controlla il porto greco del Pireo – da parte della compagnia marittima cinese Cosco Shipping, che aveva già in mano il 51%. Quindi, con l’attuale 67%, Cosco consolida il suo controllo sul porto, che è il suo hub container per il Mediterraneo orientale. La Corte ha anche approvato una proroga di cinque anni degli investimenti da 300 milioni che la compagnia si è impegnata ad attuare al momento dell’ingresso nel capitale sociale dell’Autorità.
Secondo i magistrati amministrativi greci, Cosco non è responsabile dei ritardi, che sarebbero invece causati da controversie legali. Una di queste è stata avviata da un comitato di cittadini per cause ambientali connesse a un terminal crociere. Ora, Cosco deve firmare lettere di garanzia per il 33% dell’importo degli investimenti ancora sospesi e tale somma sarà trattenuta se gli impegni non saranno mantenuti. Finora la compagnia ha completato investimenti per 140 milioni.
L'acquisto della prima quota del 51% del Pireo è costata a Cosco 293,7 milioni di euro e quella dell'ulteriore 16% era stata concordata nel 2016, con il deposito di 88 milioni come garanzia. Manca però ancora un passo per completare la transazione: la ratifica del Parlamento greco, che dovrebbe essere votata entro metà settembre.