Dopo la conferma della concessione per il terminal Container, si ridefinisce l'assetto di Conateco: Cosco cede la sua metà a MSC, che già deteneva l'altra metà, e abbandona definitivamente il porto campano. È una decisione che non sorprende, perché le portacontainer cinesi aveva già ridotto gli approdi a Napoli, dopo la scelta strategica di puntare sul Pireo. Conateco resta così interamente nella mani di Marinvest, la finanziaria cipriota di Gianluigi Aponte, titolare della MSC. La compagnia cinese ha venduto anche la partecipazione nell'altra società terminalista napoletana, la Soteco.
Conateco e Soteco muovono la gran parte delle merci che scalano nel porto di Napoli. L'impegno di Aponte, dovrebbe essere una buona notizia anche per i portuali napoletani, che fino al 2018 non dovrebbero subire riduzioni di organico. Ma l'armatore deve ora affrontare due importanti questioni. La prima è finanziaria, perché Conateco e Soteco hanno un elevato indebitamento. La seconda riguarda il governo del porto, che da lungo tempo è nelle mani di un commissario straordinario. Fino a quando non termineranno i dragaggi e la costruzione del Terminal di Levante, sarà difficile pensare a un rilancio dello scalo. Che intanto può continuare a operare.
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