La paralisi del nodo autostradale di Genova tracima dall’autostrada per colpire direttamente la viabilità cittadina e perfino il traffico portuale. È la più recente evoluzione delle tempesta viabilistica registrata nel capoluogo ligure la mattina del 3 luglio 2020, quando a causa del prolungamento della chiusura notturna del tratto tra allacciamento A10-A26 ed Arenzano si è creata una coda di venti chilometri in città tra Sampierdarena ed Arenzano. Questa situazione colpisce anche il porto di Genova, dove i veicoli industriali che caricano e scaricano i container arrivano con forti ritardi, lasciando i contenitori fermi in banchina.
A causa di questo intasamento, la compagnia marittima cinese Cosco ha scritto ai suoi clienti, spiegando che a causa del “caos mai visto” nel porto genovese consiglia loro di deviare le spedizioni alla Spezia, ma perfino nei porti adriatici di Trieste, Venezia e Ravenna. Oltre al fermo dei container nei terminal per giorni, la compagnia denuncia la richiesta di pagamento della sosta da parte dei terminalisti, che non riconoscono la forza maggiore.
Cosco movimenta a Genova 170mila teu l’anno, pari all’otto percento della movimentazione totale del porto.
La situazione drammatica del traffico a Genova, ma anche nelle Marche, sarà il tema dell’episodio del videocast K44 Risponde che sarà online lunedì 6 luglio 2020, con interventi degli operatori.