I porti che dipendono dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale – ossia Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli, Manfredonia e Termoli – mostrano una crescita della movimentazione delle merci nei primi otto mesi del 2023. Secondo quanto comunica l’Autorità, la quantità di merci è cresciuta del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo i 13 milioni di tonnellate. Sono aumentati anche gli accosti a 3.715, con un incremento del 27%. I risultati sono superiori, del 16%, anche rispetto al 2019, ultimo anno precedente il Covid.
Il punto di forza restano i traghetti, che da gennaio ad agosto hanno trasportato 226mila rotabili, con un aumento del 13%. Il porto di Bari ha movimentato oltre cinque milioni di tonnellate (+9,4%), con una crescita soprattutto nelle rinfuse solide e e nei cereali. Nell’intermodale, il capoluogo ha movimentato quasi 130mila rotabili e 48mila teu in container. È cresciuto anche il porto di Brindisi, che nel ro-ro ha visto un aumento del 31%, raggiungendo la soglia dei 94mila rotabili. Nel general cargo è aumentato del 43% a tre milioni di tonnellate.
Sempre nell’ambito delle merci, Manfredonia ha movimentato quasi 450mila tonnellate, con una forte crescita del general cargo del 35%. Barletta ha movimentato 541mila tonnellate di rinfuse, con un aumento del 41%. a termoli il general cargo è più che raddoppiato (+108%). “Se è vero che oggi i numeri ci dicono che stiamo lavorando bene, è altrettanto vero che lanciano anche un allarme per l’immediato futuro”, ammonisce il presidente dell’Autorità portuale, Ugo Patroni Griffi. “Mentre tutti plaudiamo al processo di decarbonizzazione in atto, infatti, dobbiamo anche pensare alla significativa contrazione nei volumi di traffico che genererà. Diventa, pertanto, imperativo puntare sugli investimenti in energie rinnovabili, efficienza energetica, mobilità sostenibile, reindustrializzazione dei siti in via di dismissione, comunità energetiche, infrastrutture di rete ed economia circolare. Solo così si potrà mitigare una perdita che si preannuncia imminente e significativa”.