Nel primo trimestre del 2023 la produzione globale di container è crollata del 71% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, toccando il livello di 306mila teu. Lo afferma la società di ricerca Drewry, prevedendo anche che se si consoliderà questa tendenza, nel 2023 la produzione di container toccherà il livello più basso degli ultimi quattordici anni, senza superare 1,8 milioni di teu. Le cause sono l’andamento stagnante dell’economia globale e l’eccesso di contenitori vuoti nei terminal mondiali. Oltre la contingenza economica, pesa nella produzione anche la chiusura o il rallentamento delle fabbriche cinesi, mentre quella in due nuovi stabilimenti vietnamiti inizierà nel terzo trimestre, con una produzione annua di 600mila teu.
In questa fase di eccesso di offerta, i proprietari di container stanno rinnovando le flotte, eliminando quelli più vecchi o danneggiati, che vennero lasciati operativi quando, durante la pandemia e poco dopo, ci fu viceversa una carenza di contenitori vuoti. Secondo Drewry, nel 2023 saranno rottamati 2,8 milioni di teu, contraendo la flotta mondiale del due percento a 49,9 milioni di teu.