La multinazionale terminalistica DP World e il Governo britannico sono arrivati ai ferri corti, dopo che il ministro dei Trasporti ha criticato pratiche occupazionali della sua controllata P&O Ferries. La società di Dubai ha quindi annunciato la sospensione dell’investimento di un miliardo di sterline (1,194 miliardi di euro) previsto nel nel porto di London Gateway. L'espansione prevista avrebbe aumentato del 50% la capacità del porto, aggiungendo due nuovi attracchi per navi da alto mare e creando centinaia di posti di lavoro.
Lo scrive Bloomberg, secondo cui il progetto di espansione, che doveva essere annunciato durante un summit sugli investimenti convocato dal Primo ministro britannico Keir Starmer e dal Cancelliere dello Scacchiere Rachel Reeves, ora è stato posto in revisione, secondo una fonte informata sui fatti. La decisione arriva dopo che il segretario ai Trasporti, Louise Haigh, ha definito le pratiche occupazionali di P&O Ferries "senza scrupoli" e "sfruttatrici". In seguito a queste dichiarazioni, il presidente e amministratore delegato di DP World, Sultan Ahmed bin Sulayem, ha cancellato la sua partecipazione all'evento.
Louise Haigh ha dichiarato all'inizio di questa settimana che il governo sta promuovendo una legislazione in Parlamento per chiudere una "scappatoia legale che P&O Ferries ha sfruttato quando ha licenziato quasi 800 marittimi dedicati e li ha sostituiti con lavoratori a basso costo" nel 2022. Secondo un funzionario del Governo britannico citato da Bloomberg, la questione è ancora oggetto di discussione e nessuna risposta immediata è giunta dai rappresentanti dei vari dipartimenti coinvolti.