Un importante passo nell’ammodernamento dei porti indiani per gestire un maggior flusso di container è stato compiuto all’inizio di febbraio 2023 con la concessione alla società terminalista araba DP World della costruzione e gestione di un grande terminal nel porto di Tuna-Tekra, situato nello Stato del Gujarat sulla costa nord-occidentale dell’India, una posizione strategica per i collegamenti con il Golfo di Oman. L’impianto potrà accogliere portacontainer superiori a 18mila teu e avrà una capacità di 2,19 milioni di teu, grazie a una banchina lunga un chilometro.
Insieme col terminal saranno costruite infrastrutture stradali e ferroviarie per collegarlo all'entroterra, con l’obiettivo di servire un ampio territorio indiano che coprirà la parte settentrionale, centrale e occidentale del Paese. Nella regione opera già il terminal container di JM Baxi (società in cui è entrata Hapag-Lloyd), che muove due milioni di teu l’anno ma il cui fondale di 14 metri limita l'accesso alle navi più grandi.
In India, DP World gestisce già cinque terminal container marittimi (due a Mumbai, più uno nei porti di Mundra, Cochin e Chennai), che offrono una capacità annua totale di sei milioni di teu. Inoltre, la società araba gestisce sette terminal intermodali connessi alla rete ferroviaria indiana. Il nuovo terminal s’inserisce nel programma di sviluppo indiano del trasporto e della logistica denominato Vison 2047, che vuole quadruplicare la capacità dei porti entro tale data.