La società armatoriale IM Skaugen, nome noto nella nicchia di business del trasporto marittimo con navi gasiere LPG, ha portato in tribunale Man Diesel & Turbo nel 2014, con l'accusa di aver modificato i risultati dei test condotti nello stabilimento produttivo di Augsberg su dodici motori acquistati negli ultimi anni. Perciò, Skaugen chiede al fornitore tedesco un risarcimento danni e invita altri colleghi armatori a verificare la veridicità dei test condotti sui loro motori, con particolare riferimento alle analisi delle emissioni prodotte.
"Stesso gruppo, stesse persone, stessi metodi e stesse motivazioni" sostiene l'armatore norvegese, sottolineando il parallelismo fra Man Diesel & Turbo e il dieselgate di Volkswagen. ""Anche la gestione dell'emergenza in stato di crisi è la stessa. Si scusano, promettono maggiore trasparenza e nel nostro caso non ci hanno voluto riconoscere nemmeno un risarcimento. Pensiamo ci siano in giro per il mondo molte navi con lo stesso problema nostro e i loro proprietari probabilmente non ne sono al corrente".
Non appena è stata pubblicata l'intervista di Morits Skaugen sulla stampa norvegese, il telefono della sua società pare sia stato sommerso di telefonate dai colleghi che volevano saperne di più sulla questione. Jan Muller, capo della comunicazione e del marketing di Man Diesel & Turbo, sulla vicenda si è espresso dicendo: "La società ha da tempo provveduto a ristrutturare e rimettere a posto le procedure dei test per misurare le emissioni dei motori prodotti nello stabilimento di Augsburg". La società ha poi aggiunto di aver nominato consulenti terzi per giudicare in maniera indipendente i risultati della produzione.
Nicola Capuzzo
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