Questa sono solo alcune delle curiosità emerse al seminario organizzato dal Gruppo Giovani di Assagenti (l'associazione degli agenti marittimi genovesi) e dedicato ai flussi di container spediti via mare da e per l'Italia. Marco Donati, general manager di Coscon Italy, ha sottolineato che "in Sud America è molto forte l'industria automotive, con Fiat e altri mezzi del gruppo Chrysler, mentre per i paesi del Golfo del Messico la percentuale più elevata di carichi è rappresentata dall'impiantistica per il settore Oil&gas". In totale il commercio tra Italia e Asia vale ogni anno circa 1,9 milioni di teu, suddivisi tra Estremo Oriente (1,45 milioni di teu) e Medio Oriente e subcontinente Indiano (520.000 teu).
Riccardo Mariotto, direttore commerciale dell'agenzia marittima di UASC in Italia, ha illustrato i flussi marittimi di carichi di container da e per l'Italia verso l'Asia evidenziando che ogni anno quasi 2 milioni di teu attraversano il Canale di Suez in entrambe le direzioni. I traffici con il Medio Oriente pesano ogni anno per circa 520.000 teu (di cui 165.000 in import per l'Italia e 355.000 in export) e fra i prodotti più importanti ci sono prodotti finiti (in plastica), capi d'abbigliamento e prodotti metallici, in export invece viaggiano soprattutto macchinari, mobili per arredamento e prodotti chimici.
Il mercato dei carichi trasportati in container refrigerati fra il Medio Oriente e l'Italia vale invece 28.000 teu, 5.000 in import e 23.000 in export con frutta e prodotti farmaceutici ai primi posti. Ancora più significativo è il commercio con l'Estremo Oriente che pesa per circa 1,45 milioni di teu, 890.000 dall'Asia e 560.000 dall'Italia. I container verso il Far East trasportano soprattutto macchinari, materiali per l'edilizia, prodotti chimici e fertilizzanti, mentre l'Italia importa soprattutto prodotti dell'industria tessile oltre a macchinari ed elettronica.
Per quanto concerne il settore refrigerato, i traffici valgono circa 35.000 teu ogni anno, di cui 13.000 in import (frutta esotica e pesce in primis) e 22.000 in export (frutta, cioccolato, dolci, vino, ecc.). Per quanto riguarda la dimensione media delle navi impiegate su queste rotte si è passati dalle portacontainer da 2.000 teu verso il Medio Oriente e da 4.000 teu verso l'Estremo oriente, alle attuali 7.000 e 13.000 teu anche se qualche unità da 16.000 teu è già arrivata. Meno rilevanti, ma comunque significativi, i traffici marittimi container fra l'Italia e il mercato australiano che valgono circa 90.000 teu teu ogni anno.
Nicola Capuzzo
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