Un solo caso di passeggero positivo alla Covid-19 ha fermato per verifiche due traghetti di Grandi Navi veloci. La vicenda è iniziata durante l’ultimo viaggio della Gnv Rhapsody, partita il 26 febbraio da Genova per Tunisi, quando un passeggero tunisino che aveva la febbre è risultato positivo al coronavirus dopo lo sbarco a La Goulette. In seguito le persone che avevano avuto contatto diretto con questa persona si sono poste in auto-isolamento a bordo. La nave è poi partita il 27 febbraio da Tunisi per Genova con 238 passeggeri, che sono stati sbarcati il giorno successivo senza sorveglianza sanitaria attiva perché l'Asl ha spiegato che non erano entrati in contatto diretto con il passeggero dell’andata contagiato.
Però l'Ufficio Sanità Marittima di Genova ha deciso di fermare la nave il 4 marzo e metterla in isolamento con il suo equipaggio di 65 marittimi per dieci giorni. Il fermo della nave era comunque programmato per lavori di manutenzione e la nave è ormeggiata ai Cantieri San Giorgio, mentre l’equipaggio trascorre la quarantena in locali idonei a terra. Il 4 marzo, il ministro della Sanità tunisino, Abdellatif Mekki, ha deciso di sospendere la rotta tra Genova e Tunisi come misura di precauzione contro l’epidemia di Covid-19, mentre in Tunisia sono sotto osservazione i 254 passeggeri del viaggio della Gnv Rhapsody.
In una nota, Gnv spiega che “la nave, che come pianificato da tempo è attualmente in sosta per lavori di manutenzione, non è in quarantena, in quanto non vi sono casi effettivamente rilevati a bordo, tuttavia al fine di garantire l’isolamento con sorveglianza attiva dei marittimi domiciliati è stato temporaneamente inibito l’accesso a terzi. Non risultano al momento segnalazioni di alcun tipo da parte dell’equipaggio e c’è un costante monitoraggio in collaborazione con le autorità preposte”.
Prima della decisione dell’isolamento, nove marittimi della Gnv Rhapsody si erano imbarcati sulla Gnv Majestic per un viaggio a Napoli senza passeggeri, dove la nave doveva svolgere lavori di manutenzione. All’arrivo a Napoli, la nave ha attraccato ai cantieri della Nuova Meccanica Navale, dove sono saliti a bordo alcuni operai per iniziare i lavori di manutenzione. Intanto i nove marittimi hanno mostrato sintomi riconducibili alla Covid-19 e quindi l’Ufficio Sanità Marittima del porto di Napoli ha deciso di porre in isolamento tutte le 125 persone a bordo del traghetto, membri dell’equipaggio e operai della manutenzione. Poi una vista medica ha escluso la malattia Covid-19, però i nove marittimi restano in isolamento e le altre persone non possono scendere dalla nave. Anche in questo caso, la compagnia sta cercando strutture per proseguire a terra l’isolamento.
Dopo questi casi, Grandi Navi veloci ha precisato di avere “da tempo attivato una serie di misure che comprendono un rafforzamento delle attività già previste di sanificazione e igienizzazione delle proprie navi, la diffusione a bordo delle informazioni previste dalle autorità sanitarie in materia di prevenzione e l’introduzione di uno screening prima della partenza delle condizioni di temperatura dei passeggeri, anche nei casi in cui questo non sia previsto dalle singole autorità portuali”.