Il caso è scoppiato la scorsa settimana, quando alla compagnia di navigazione italiana controllata dal Gruppo Evergreen la Guardia di Finanza aveva comminato una multa di 60 milioni di euro, sostenendo un'errata applicazione del regime fiscale forfettario denominato Tonnage Tax e applicato alle navi prese a noleggio a scafo nudo. Questo regime consente a una società armatoriale italiana che noleggia una nave da una società straniera, la arma con marittimi italiani iscrivendola nel Registro Internazionale e la impiega su rotte marittime internazionali (non di cabotaggio dunque), di beneficiare di un particolare regime fiscale che applica le imposte in maniera forfettaria secondo la stazza lorda delle navi (e non sul reddito generato dalla nave).
Secondo il quotidiano Il Piccolo, l'emendamento - già approvato dalla Commissione Bilancio della Camera e poi dall'Aula con fiducia– è stato firmato dal deputato Mauro Guerra su suggerimento del deputato triestino Ettore Rosato. Nel decreto è stato inserito il seguente testo: "S'interpreta nel senso che per la sussistenza del requisito della territorialità non si rileva l'articolo 4 del Codice della Navigazione". Viene dunque precisato che la ritenuta fiscale del 30% sui compensi corrisposti e non residenti non si applica sui vettori marittimi e aerei italiani che si trovano in località (acque) internazionali.
Non vige, cioè, quanto previsto dal Codice della Navigazione, secondo cui le navi che si trovano "in luogo non soggetto ad alcuna sovranità statuale" si ritengono in territorio italiano. Fonti vicine a Italia Marittima hanno espresso soddisfazione per questo emendamento, anche se dovrà ancora superare il passaggio al Senato. Inoltre, il timore della compagnia controllata dal Gruppo Evergreen è che questo emendamento (che potrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio prossimo) non abbia applicazione retroattiva. Se così fosse, costringerebbe comunque Italia Marittima a difendersi di fronte alle Commissioni tributarie.
Lo scetticismo e i timori della compagnia fanno venire brutti pensieri a Giorgio Marangoni, sindacalista di Federmar Cisal, che definisce "una bufala" la multa a Italia Marittima. "Probabilmente – afferma Marangoni – Evergreen sta creando un pretesto, nell'ambito della riorganizzazione del proprio gruppo, per lasciare Trieste".
Nicola Capuzzo
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