L'evento che ha determinato la mobilitazione di Fp Cgil, Cisl Fp, Confsal/Unsa e Flp Ecofin della Liguria è la chiusura dell'ufficio Sot di Passo Nuovo, nel bacino portuale di Sampierdarena, a Genova, causato dallo stato di forte degrado della struttura. L'impianto è al centro dei traffici di questo bacino e una delle sezioni doganali più importanti d'Italia con i suoi 20mila controlli l'anno, ma è chiuso dal 19 novembre 2019 a causa della rottura dell'impianto di riscaldamento, d'infiltrazioni d'acqua e di cedimenti strutturali. I 45 dipendenti sono stati trasferiti "provvisoriamente" in altri locali "in situazione di emergenza ed al limite delle condizioni normali di vivibilità", come denunciano i sindacati.
Le sigle precisano che "nonostante i forti investimenti pubblici per svariate migliaia di euro, effettuati dall'Amministrazione sul sito, i problemi non sono stati mai risolti; persino la palazzina cosiddetta ex Unital, di nuova costruzione e messa a disposizione dall'Autorità Portuale, presenta i medesimi problemi ed, al momento, non è utilizzabile". Il trasferimento in altri locali "rende estremamente difficoltoso lo svolgimento di tutte quelle attività di sdoganamento, di circolazione delle merci, di supporto dei traffici marittimi, di contrasto alle frodi tributarie ed extra-tributarie e priva di un presidio del territorio all'interno di uno dei porti sui quali le Autorità pongono maggiore attenzione, essendo a forte rischio di infiltrazioni mafiose e criminali".
A due mesi dalla chiusura, proseguono i sindacati "nessuna risposta sulle prospettive di soluzioni logistiche alternative a lungo termine è stata presentata dall'Amministrazione; i rimedi temporanei e palliativi presentati ed alcuni dei quali adottati, non possono rispondere alle necessità di un ufficio strategico per la fiscalità e per il commercio, come quello doganale in uno dei porti più importanti d'Italia". Nella nota diffusa il 10 gennaio 2020, i sindacati "si appellano all'Amministrazione Doganale, all'Autorità di Sistema ed a tutti gli stakeholders portuali affinché, in sinergia fra loro, individuino soluzioni efficaci a garantire il ripristino della normale operatività dei servizi doganali nel Porto di Genova, affinché si recuperi quel presidio di legalità e sicurezza funzionale allo sviluppo dei traffici commerciali".
Il comunicato rileva anche che i sindacati stanno ancora aspettando il confronto con l'Amministrazione Doganale per l'insediamento nel nuovo ufficio di di Santo Stefano Magra (che da solo vale almeno 23mila controlli fiscali-doganali annui legati ai traffici portuali dello spezzino) e nella nuova piattaforma Maersk di Vado Ligure (che varrà a regime, in termini di contenitori, circa 800mila teu l'anno).
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!