Il Dipe, Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio, ha realizzato un documento intitolato “L’Italia e la risposta al Covid19”, che in 150 pagine presenta un’approfondita analisi sull’attuale emergenza della pandemia e alcune proposte normative che riguardano le autostrade e gli aeroporti, senza però menzionare il trasporto marittimo e la logistica.
Una mancanza sottolineata da Federlogistica, associazione aderente a Conftrasporto, il cui presidente Luigi Merlo dichiara: “Leggendo quello studio che ha come obbiettivo di rafforzare il ruolo del Cipe, appare sconcertante come una realtà così importante abbia predisposto uno studio senza prendere in considerazione porti, logistica e settore marittimo”.
Tra le dimenticanze del documento, Merlo cita le concessioni portuali, l’accelerazione delle opere pubbliche e i dragaggi. “La logistica inoltre ha bisogno di opere fondamentali nel settore ferroviario e stradale”, aggiunge il prosegue il presidente di Federlogistica. “La Blue economy in Italia vale quasi 50 miliardi di euro, più del 3% del Pil, con 900mila occupati. Senza pensare agli effetti sul settore della cantieristica, altra dimenticanza dello studio Dipe. Penso che chi ha redatto la studio dovrebbe giustificare tali dimenticanze e rimediare prontamente, visto che tale studio dovrebbe essere utilizzato dal Governo per l’assunzione di importanti provvedimenti”.