La riduzione del traffico container al MCT di Gioia Tauro suscita una "grande preoccupazione per i destini del porto di Gioia Tauro e dei lavoratori". Lo afferma la Filt Cgil, chiedendo investimenti per aumentare la produttività, la sicurezza e l'efficienza del terminal container. "Il venir meno degli impegni assunti da una parte dei firmatari dell'accordo quadro, siglato a Palazzo Chigi, vista la portata internazionale dei soggetti in campo, genera un sentimento di grande stupore oltre che di rabbia", si legge nella nota diffusa il 16 gennaio.
Poi, il sindacato spiega che "Ci siamo assunti a tutti i livelli responsabilità importanti con pesanti condizioni per circa quattrocento lavoratori, solo perché in cambio vi è una prospettiva di sviluppo del terminalista MCT con adeguati investimenti economici. Oggi sembra nuovamente in discussione ma la rivendichiamo con forza". Al termine del comunicato, la Filt ammonisce che "serve un intervento istituzionale deciso, con atti formali, volto a riportare l'azione e l'obiettivo sul percorso e la tempistica concordati ed in assenza di risposte adeguate la nostra azione non si farà attendere molto".
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