La conclusione della procedura è avvenuta con l'approvazione da parte delle Autorità Antitrust dei Paesi interessati, terminando così un percorso avviato lo scorso aprile ad Amburgo con la firma dell'accordo. La nuova realtà conta una flotta di circa duecento portacontainer, con una stiva complessiva di circa un milione di teu. Si prevede un trasporto annuale di 7,5 milioni di teu, con un fatturato di dodici miliardi di dollari. La fusione comporta un risparmio di costi, grazie alle sinergie ottenute, di circa duecento milioni di dollari l'anno.
"Hapag-Lloyd ha una forte posizione nei traffici per l'Asia e per l'America del Nord, mentre Csav è forte nell'America Latina", spiega Rolf Habben Jansen, Ceo di Hapag-Lloyd. "Grazie alla fusione, diventiamo la compagnia leader nell'America Latina, offrendo ai clienti l'accesso a un network globale. Ora la priorità è attuare l'integrazione operativa tra le due compagnie".
Il prossimo passo sarà un aumento di capitale di Hapag-Lloyd pari a 370 milioni di euro, che sarà attuato entro il 31 dicembre 2014. Ciò avverrà tramite un acquisito di azioni per 259 milioni da parte di Csav e di 111 milioni da parte di Kühne Maritime. Dopo tale operazione, la componente azionaria della società cambierà: Csav diventerà il principale azionista di Hapag-Lloyd con il 34%, seguita da HGV (23,2%), Kühne Maritime (20,8%), Tui (13,9%), Signal Iduna (3,3%), HSH Nordbank (1,8%), M.M. Warburg (1,8%) e Hanse Merkur (1,1%).
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