Con la pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale Europea, è entrata nel vivo la procedura di gara per la Piattaforma Europa di Livorno, il nuovo terminal contenitori dello scalo toscano. Oggetto di questa procedura pubblica è il contratto di concessione per "la progettazione definitiva ed esecutiva della prima fase della Piattaforma Europa del porto di Livorno, comprensiva del terminal per contenitori, nonché l'esecuzione dei lavori di realizzazione, l'allestimento e la gestione del terminal". Molte sono le opere che il futuro concessionario dovrà realizzare in project financing, a partire dai dragaggi del fondale portuale da portare fino a -16 metri.
Il costo complessivo della nuova infrastruttura portuale è stimato in 800 milioni di euro, di cui 300 milioni circa destinati a opere di interesse generale (quindi a carico del pubblico ed esclusi dalla gara d'appalto). L'investimento privato richiesto sarà di 504,46 milioni di euro, di cui 306 milioni di euro destinati ai lavori di costruzione del terminal (cui vanno aggiunti 13 milioni di costi per la progettazione definitiva, progettazione esecutiva e analisi di impatto ambientale), mentre altri 185 milioni di euro serviranno a dotare la Piattaforma Europa dei mezzi necessari a lavorare le navi portacontainer di ultima generazione.
Di questi 504,46 milioni, però, il documento pubblico spiega che 177,7 circa arriveranno "tramite un mutuo che verrà contratto dall'Autorità Portuale i cui ratei saranno sostenuti dal finanziamento approvato dalla Regione Toscana con L.R. 27 marzo 2015 n. 37 (art. 34) e dal finanziamento della stessa Autorità portuale", da erogarsi "in proporzione al progressivo avanzamento dei lavori". Il soggetto privato concessionario, singolo o in associazione d'impresa, dovrà quindi sborsare di tasca propria circa 327 milioni di euro (mentre complessivamente arriveranno da fonte pubblica 477 milioni di euro).
In cambio, l'aggiudicatario dell'appalto otterrà una concessione ex articolo 18 della legge 84/94 per la gestione del terminal, della durata di 50 anni, e l'autorizzazione ex articolo 16 per lo svolgimento delle operazioni portuali. Da tali attività, stima l'AP di Livorno nel bando, deriveranno ricavi per 13 milioni di euro annui nel 2020 e poi a salire fino ad arrivare a 176,4 milioni di euro annui a pieno regime, a partire dal 2027. Va precisato che i 50 anni decorrono dal momento dell'aggiudicazione e comprendono quindi anche le fasi di progettazione e realizzazione della struttura.
I soggetti interessati potranno inviare le loro domande di partecipazione a Palazzo Rosciano entro il prossimo 22 marzo, dopo di che l'authority procederà alla valutazione dei requisiti e al successivo invio delle lettere d'invito per la seconda fase della procedura.
Nicola Capuzzo
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