Come previsto, Hanjin Shipping fallirà, tranne qualche improbabile colpo di scena nelle prossime due settimane. Il Tribunale di Seoul, che da 30 agosto ha in mano il fascicolo e che ha gestito la compagnia in amministrazione controllata, ha deciso che non ci sono speranze di salvarla e tantomeno di vendere la società, che quindi sarà liquidata il 17 febbraio.
Nel frattempo, i giudici hanno concesso la vendita degli asset più importanti, ossia quelli portuali. L'ultimo è il terminal statunitense Total Terminals International, di cui hanno acquisito l'80% la MSC (tramite Terminal Investment) e il 20% la Hyundai Merchant Marine. La società gestisce terminal nei porti di Long Beach e Seattle, che affacciano sul Pacifico.
Resta invece ancora senza ricollocamento gran parte della flotta: secondo Drewry Shipping Consultants, due terzi delle navi sono "disoccupate", anche perché l'eccesso di stiva nel container non spinge la concorrenza ad acquistarle o noleggiarle. Maersk ne ha noleggiate undici, tra cui due da 13mila teu (ribattezzate Maersk Emerald e Maersk Ensenada) che erano state vendute a dicembre a un acquirente anonimo. Altre navi, più piccole, sono state noleggiate da Yang Ming Line, Pacific International Lines e CMA CGM. Altre 63 navi, per una stiva totale di 460mila teu, sono all'ancora.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!