L'offensiva della coalizione militare guidata dagli Stati Uniti contro gli Houthi non sembra aver annullato i rischi per la navigazione nell'area del Mar Rosso e del Golfo di Aden, come dimostrano due attacchi missilistici condotti dagli yemeniti il 15 e 17 febbraio 2024. L'attacco più recente ha preso di mira la petroliera Pollux, che è stata colpita sul lato sinistro mentre navigava a nord-ovest del porto yemenita di Mokha. La nave, che stava trasportando petrolio in India, ha subito lievi danni e ha proseguito il suo viaggio.
Il 15 febbraio, la rinfusiera Lycavitos, una Supramax da 58.800 tonnellate di stazza lorda, è stata colpita mentre navigava a 85 miglia a est di Aden ed è stata danneggiata, ma anche in questo caso ha proseguito autonomamente la navigazione verso il Mar Rosso per raggiungere Suez, dove doveva scaricare materiale caricato a Singapore. Il danno sarebbe stato causato da un frammento di missile che ha colpito il tubo di un generatore diesel, causando una perdita di carburante. I due attacchi non hanno ferito alcun membro dell'equipaggio.
In entrambi i casi, i portavoce militari degli Houthi hanno affermato di aver attaccato navi britanniche, ma sia la petroliera che la rinfusiera sono gestite da compagnie greche. La prima è gestita dalla Sea Trade Marine di Atene e la seconda dalla Helikon Shipping Enterprises, con sede a Glyfada. Questi attacchi riaprono la discussione sulla sicurezza della navigazione nell'area, dove sono presenti diverse navi militari per contrastare gli attacchi degli Houthi e per impedire il rifornimento di armi.
Il 16 febbraio, una nota dello statunitense Centcom ha affermato che la nave Uscgc Clarence Sutphin Jr ha individuato e abbordato nel Mare Arabico una nave diretta nello Yemen che trasportava "componenti di missili balistici a medio raggio, esplosivi, componenti di veicoli subacquei/di superficie senza pilota, apparecchiature di comunicazione e di rete di livello militare, gruppi di lanciatori di missili guidati anticarro e altri dispositivi militari", materiale destinato agli Houthi.
La principale forza militare presente nella zona fa parte dell'operazione Prosperity Guardian, coordinata dagli Stati Uniti, ma nell'area operano anche navi militari di altre nazioni, compresa l'Italia. La squadra militare autonoma più consistente è quella dell'India. Il 19 febbraio, i ministri degli esteri dei Paesi dell'Unione Europea si incontreranno a Bruxelles per stabilire l'avvio di una missione navale comunitaria nell'area del Mar Rosso.