Il primo problema da affrontare nel porto di Taranto è la scadenza della cassa integrazione per i 529 lavoratori del terminal container TCT (prorogata a dicembre 2016), che ormai hanno perso il lavoro perché la società terminalista è il liquidazione e nessuno ha ancora la concessione per il terminal. La cassa integrazione scadrà a settembre e il Governo ha prospettato la creazione di un'Agenzia per la fornitura del lavoro portuale e la riqualificazione professionale, che dovrebbe reimpiegare in modo "flessibile" gli ex dipendenti del TCT durante la fase di rilancio produttivo e occupazionale del porto, come spiega una nota della Regione Puglia. Il percorso che porterà alla nascita di tale Agenzia sarà definito nelle successive riunioni di uno specifico Tavolo.
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