La perdita di container in mare è uno dei principali problemi del trasporto marittimo di contenitori, sia per i proprietari delle merci, sia per la sicurezza della navigazione perché alcuni contenitori possono restare a galla e andare alla deriva. Il World Shipping Council censisce questo tipo d’incidenti nel rapporto Containers Lost at Sea, la cui edizione del 2020 mostra che nel periodo tra il 2008 e il 2019 sono stati persi in mare una media di 1382 container l’anno, con un picco nel 2013 quando si registrano circa 5500 perdite. Quell’anno si è avuta la perdita più elevata in un solo incidente, ossia l’affondamento della MOL Comfort, che ha affondato o mandato alla deriva 4293 contenitori.
Al secondo posto in questa classifica c’è la portacontainer Rena, che nel 2011 ha perso circa 900 container, ma potrebbe essere scalzata in questa posizione dalla ONE Apus, da 14mila teu. Questa portacontainer ha incontrato una tempesta nel Pacifico il 1° dicembre 2020 mentre navigava tra il porto cinese di Yantian equello statunitense di Long Beach e secondo una dichiarazione fatta il 3 dicembre dalla stessa compagnia di navigazione ONE la nave avrebbe perso circa 1900 container, quaranta dei quali contengono merci pericolose. L’incidente è avvenuto a largo delle Hawaii e ora la nave ha ripiegato verso il porto giapponese di Kobe, dove dovrebbe arrivare l’8 dicembre. Dopo l’approdo inizieranno le indagini per chiarire le cause della perdita. Nessun membro dell’equipaggio risulta ferito.