Il dual fuel innovativo per alcune delle proprie navi di cui aveva parlato recentemente l'armatore napoletano Emanuele Grimaldi non riguarda il gas bensì la propulsione elettrica. Più nello specifico, secondo quanto rivelato dallo stesso amministratore delegato del Gruppo Grimaldi in un'intervista al quotidiano Il Mattino, si tratterà di batterie di grandi dimensioni al litio: "Abbiamo affidato ai nostri ingegneri la realizzazione di uno studio, ormai in fase avanzatissima, che prevede l'utilizzo di un sistema di alimentazione dei motori con batterie al litio che si ricaricano durante il viaggio".
Un sistema che servirà per rispettare i limiti alle emissioni di zolfo nel carburante imposti nelle zone Eca e dal 2020 in tutti i mari del mondo. Da anni Grimaldi non fa mistero di non credere all'alternativa rappresentata dal gas naturale liquefatto (Gnl) che definisce "una soluzione che presenta dei limiti oggettivi". Il primo è che il Gnl non è e non sarà facilmente distribuibile ad esempio nei porti storici di alcune città (come Napoli ad esempio), poi c'è anche un problema di costi perché anche il gas sarà soggetto alla volatilità dei prezzi.
A proposito di questa soluzione che prevede l'installazione a bordo di grandi batterie al litio, Grimaldi promette che già entro la fine di quest'anno verranno installati i primi sistemi dual-fuel elettrici su una decina di navi del gruppo. "Taglieranno di un altro 50% il livello di emissioni delle navi più efficienti e moderne", prosegue l'armatore partenopeo, aggiungendo: "Saremo i primi al mondo e sono sicuro che altri ben presto ci seguiranno chiedendo questo specifico prodotto".
Un progetto che, ovviamente, è stato già brevettato dal Gruppo Grimaldi e che è frutto del lavoro svolto dal "Energy saving team" appositamente costituito per affrontare le nuove sfide imposte dai limiti alle emissioni imposte dalle nuove normative internazionali.
Nicola Capuzzo
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