Fonti interne al terminal container Mct del porto di Gioia Tauro riportate dalla stampa calabrese affermano che nelle banchine dello scalo sono fermi circa seicento container che avrebbero dovuto essere imbarcati per l’Ucraina, i cui porti sono chiusi a causa dell’invasione russa. Le fonti non lo chiariscono, ma probabilmente questi contenitori avrebbero dovuto essere imbarcati sulla portacontainer Msc Shirley, che opera sulla rotta per il porto ucraino di Chornomorsk, che si affaccia sul Mar Nero a breve distanza da Odessa. La nave è arrivata nello scalo calabrese la notte tra il 24 e 25 febbraio, proveniente dal porto turco di Asyaport e attualmente risulta ormeggiata (secondo le rilevazioni di Vasselfinder). Prima della guerra il porto di Gioia Tauro aveva un collegamento settimanale con gli scali ucraini.
In una nota diffusa il 24 febbraio 2022, Msc ha comunicato ai clienti di avere cessato non solo i servizi da e per l’Ucraina, ma anche le prenotazioni. La portacontainer Msc Jessenia R che stava navigando verso Odessa è stata deviata e attualmente risulta ormeggiata nel porto rumeno di Costanza, dove è arrivata nel tardo pomeriggio del 24 febbraio proveniente da Asyaport. Msc aggiunge che sta attuando cambiamenti operativi per usare gli altri porti del Mar nero e proprio Costanza potrebbe essere uno di questi.
Per quanto riguarda i container da imbarcare per l'Ucraina, Msc dichiara che sta “rivedendo come gestire al meglio il carico in transito verso l'Ucraina che attualmente giace nei porti del Mar Nero e del Mediterraneo. Comunicheremo direttamente ai clienti tutti i dettagli rilevanti di ulteriori contingenze e cercheremo di trattare con cura le spedizioni di carichi refrigerati e congelati in container reefer”, aggiungendo che “le aree di impilamento negli hub della regione sono già molto piene e ci aspettiamo che l'impatto della situazione in Ucraina presenti ulteriori sfide oltre alle attuali interruzioni della catena di fornitura globale”. La compagnia precisa che sta mantenendo i servizi per la Russia.
In 24 ore, i porti ucraini e le acque antistanti si sono svuotati di molte navi e risultano all’ancora alcune bulk. L’unica portacontainer che appare ormeggiata a Odessa è la Joseph Schulte della compagnia cinese Cosco, che ha ha una capacità di 9400 teu, impegnata nel servizio tra Asia e Mar Nero. Ieri la società terminalista tedesca Hhla ha annunciato la chiusura del terminal container che gestisce nel porto ucraino.