Un articolo pubblicato dall'agenzia Reuters il 9 luglio 2018 riporta l'indiscrezione di una fonte non precisata secondo cui CMA CGM avrebbe compiuto un "approccio esplorativo" verso Hapag-Lloyd per valutare una possibile fusione tra le due compagnie, che se attuata porterebbe la nuova realtà in prima posizione nella capacità globale di stiva container. L'approccio sarebbe iniziato alcuni mesi fa e lo stesso articolo della Reuters riferisce che i principali azionisti della compagnia tedesca non approverebbero la fusione; inoltre, riporta la dichiarazione di un portavoce secondo cui queste voci sarebbero prive di sostanza, mentre la CMA CGM si trincea dietro a un "no comment". Intanto, dopo l'articolo della Reuters, le azioni di Hapag-Llloyd, che poco prima erano state scambiate al ribasso, hanno visto un aumento del dieci percento.
Il trasporto marittimo di container sta vivendo un periodo denso d'incognite. Prosegue l'eccesso globale di stiva, che calmiera i noli, mentre l'aumento del prezzo del petrolio sta facendo lievitare i costi del carburante. Inoltre, presto le compagnie dovranno affrontare anche i costi per rispettare le nuove normative ambientali sulla riduzione del tenore di zolfo, che richiedono costosi interventi sui motori. Infine, c'è il timore che la domanda di trasporto possa risentire della guerra commerciale innescata dagli Stati Uniti contro Cina ed Europa, che potrebbe ridurre i traffici di container.
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