Le azioni militari svolte negli ultimi mesi dalle forze aeronavali di Stati Uniti e dei loro alleati contro le postazioni degli Houthi non sembrano avere eliminato la minaccia di attacchi da parte di questi ultimi nei confronti delle navi cargo in transito nel Mar Rosso. Anzi, l’azione del primo dicembre 2024 ha avuto come obiettivo non una nave singola, ma un convoglio formato da tre cargo e scortato dalla Marina militare statunitense.
Secondo una nota del Comando Centrale degli Usa (Centcom), i cacciatorpediniere Uss Stockdale e Uss O'Kane sono riusciti a "intercettare e neutralizzare" tre missili balistici antinave, tre droni aerei e un missile da crociera lanciati dallo Yemen. Riguardo alla stessa azione, gli Houthi affermano di avere lanciato sedici missili balistici e da crociera e un drone contro il convoglio. I tre cargo sono la petroliera MR2 Stena Impeccable, la portacontainer Maersk Saratoga da 2.500 teu e la portarinfuse Liberty Grace.
I cacciatorpediniere erano impegnati a scortare tre navi mercantili di proprietà, gestione e bandiera statunitense, e nonostante l’intensità dell’attacco non si sono registrati feriti né danni alle navi civili o a quelle della marina americana. Questa azione mostra che l’interdizione alle navi attuata dagli Houthi da quando Israele ha invaso Gaza proseguirà anche nel 2025 e nessun analista oggi si azzarda a prevedere quando la rotta del Mar Rosso, e quindi del Canale di Suez, tornerà a essere praticabile con sicurezza.